Notifica a mezzo Pec con allegati illeggibili: nullità e non inesistenza dell’atto

Notifica a mezzo Pec con allegati illeggibili: nullità e non inesistenza dell’atto

Cote di cassazione; sez. lav.; ord. 30 ottobre 2023, n. 30082

La notifica dell’atto, seppure gravemente incompleta per la totale illeggibilità degli allegati, è nulla e non inesistente se è comunque idonea a far conoscere al destinatario l’esatto oggetto (anche se non il contenuto) della notificazione.

Lo ha stabilito la sezione lavoro della Corte di cassazione, con l’ordinanza 30 ottobre 2023, n. 30082, qui allegata, in un caso di notifica dell’atto d’appello trasmessa a mezzo pec al difensore degli appellati che indicava in modo inequivocabile sia la sua provenienza dall’avvocatura dello Stato, per conto del ministero, sia i nomi degli appellati, sia l’oggetto della notificazione, sia, infine, il numero di iscrizione a ruolo del processo presso la Corte d’appello, benché gli allegati fossero affetti da anomalie tali da renderli illeggibili.

Prima di giungere a tale conclusione la Cassazione ha ricordato che le sezioni unite hanno più volte messo in guarda il giudice sulla necessità di considerare residuale la categoria dell’inesistenza della notificazione, che distingue la linea di confine tra l’atto (sia pure nullo) e il non atto ed è «configurabile, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell’atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un’attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile quell’atto» (Cass., sez. un., n. 14916/2016, Foro it., Rep. 2016, voce Notificazione, n. 60).

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